Il miele è un alimento prodotto dalle api sulla base di sostanze zuccherine che essa raccoglie in natura quali il nettare e la melata.
Per le piante, il nettare serve ad attirare vari insetti impollinatori, e permette di assicurare la fecondazione dei fiori. A seconda della loro anatomia, e in particolare della lunghezza della proboscide (tecnicamente detta ligula), le api domestiche possono raccogliere il nettare solo da alcuni fiori, che sono detti appunto melliferi.
La composizione dei nettari varia secondo le piante che li producono.
Sono comunque tutti composti principalmente da glucidi, come saccarosio, glucosio e fruttosio, e acqua.
La produzione del miele comincia nell’ingluvie dell’ape bottinatrice (la cosiddetta borsa melaria), dove il nettare raccolto viene accumulato.
Giunta nell’alveare, l’ape rigurgita il nettare, che a questo stadio si presenta molto liquido.
Il compito passa alle api operaie, che per 30 minuti digeriscono il nettare scindendo gli zuccheri complessi in zuccheri semplici, utilizzando enzimi che possiedono proprietà di idrolizzare il saccarosio in glucosio e fruttosio.
L’elaborazione del nettare viene ultimata con la sua disidratazione, per prevenirne la fermentazione. A questo scopo, le api operaie lo depongono in strati sottili sulla parete delle celle.
Le api ventilatrici mantengono nell’alveare una corrente d’aria che determina l’evaporazione dell’acqua. Il miele impiega in media 36 giorni per maturare, ma la durata varia a seconda dell’umidità iniziale del nettare. Viene quindi immagazzinato in altre cellette che, una volta piene, saranno sigillate (opercolate).
Le api utilizzano il miele come nutrimento; in caso di grande freddo la produzione assolve totalmente ai bisogni dell’alveare.
La lavorazione dell’uomo inizia dove finisce quella dell’ape, quindi alla fine delle fioriture, dopo che le api hanno immagazzinato ed opercolato il miele nei favi.
Le lavorazioni di seguito elencate sono quelle utilizzate nell’apicoltura moderna razionale:
– Estrazione dei melari
– Stoccaggio dei melari
– Disopercolatura
– Smielatura
– Filtraggio
– Decantazione del miele
– Schiumatura
– Invasettamento
– Stoccaggio
Grazie alle qualità di antibatterico naturale, il miele è un alimento che naturalmente ha una lunga conservazione. Tuttavia, sono possibili alcune alterazioni dovute principalmente a:
– umidità
– luce
– calore
L’umidità favorisce la fermentazione.
La temperatura invece influenza direttamente l’aroma e i principi nutritivi: mentre al di sotto dei 10 °C è trascurabile (anzi, per evitare la cristallizzazione si può conservare il miele a temperature al di sotto dello zero), due mesi a 30 °C degradano il miele come un anno e mezzo a 20 °C.
Analogo discorso vale per la luce diretta, quindi è opportuno conservare il miele in recipienti scuri o al chiuso. Inoltre, essendo igroscopico, il miele tende ad assorbire l’umidità e gli odori dell’ambiente, quindi i contenitori dovrebbero essere a chiusura ermetica.
Codice | Prodotto | Foto | Descrizione | Prezzo |
MA500 | Miele di Acacia (500 grammi) |
Barattolo da 500 grammi di Miele di Acacia | 8 € | |
MA125 | Miele di Acacia (125 grammi) |
Barattolo da 125 grammi di Miele di Acacia | 3 € | |
MC500 | Miele di Castagno (500 grammi) |
Barattolo da 500 grammi di Miele di Castagno | 8 € | |
MC125 | Miele di Castagno (125 grammi) |
Barattolo da 125 grammi di Miele di Castagno | 3 € | |
MG500 | Miele di Girasole (500 grammi) |
Barattolo da 500 grammi di Miele di Girasole | 8 € | |
MG125 | Miele di Girasole (125 grammi) |
Barattolo da 125 grammi di Miele di Girasole |
3 € |
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MM500 | Miele Millefiori (500 grammi) |
Barattolo da 500 grammi di Miele Millefiori | 7 € | |
MM125 | Miele Millefiori (125 grammi) |
Barattolo da 125 grammi di Miele Millefiori | 3 € | |
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